Tangenziale Nord e Caos: il ponte di Via Marx verrà abbattuto senza alternativa pronta

Nessuna comunicazione da parte dell’amministrazione, è già caos viabilità. Traffico in tilt e promesse infrante.

Tra lunedì 4 e mercoledì 6 novembre 2024 verrà abbattuto il ponte di Via Marx che collega la via Emilia e la zona industriale di Corte Tegge, le frazioni est a Reggio passando per Roncocesi, senza che la bretella di uscita a Cavazzoli sia stata completata.

Una decisione che contrasta con le promesse dell’amministrazione comunale e che avrà ripercussioni gravissime per la viabilità di tutta la zona ovest della città.

I disagi causati da questo cantiere non pianificato a dovere sono enormi: i cittadini di frazioni come Roncocesi, Cavazzoli e Pieve Modolena si troveranno costretti a utilizzare come uniche vie di transito le strette Via Rinaldi e Via Villana, che non sono strutturate per sopportare il carico veicolare e il traffico pesante che si riverserà inevitabilmente.

Siamo di fronte a un vero tradimento delle promesse fatte ai cittadini” ha dichiarato Dario De Lucia, consigliere di Coalizione Civica.

Continua De Lucia: “L’amministrazione si era impegnata pubblicamente a non abbattere il ponte fino alla realizzazione della bretella. Questo avrebbe evitato la creazione di un collo di bottiglia che bloccherà la viabilità per mesi.”

I residenti hanno appreso solo per puro caso il 30 ottobre che l’abbattimento del ponte sarebbe iniziato lunedì 4 novembre, poi diventato senza spiegazioni mercoledì 6 novembre, con pochissimi giorni per prepararsi ai pesanti disagi che ne deriveranno.

Non è stata emessa alcuna comunicazione ufficiale, né alle famiglie né ai lavoratori interessati. Con le giornate lavorative imminenti, molti pendolari non saranno neanche al corrente della deviazione che devierà il traffico su una stretta strada di campagna, inadatta al passaggio simultaneo di due veicoli.

Secondo i residenti, la situazione è inaccettabile e potrebbe durare fino ad un anno, con danni incalcolabili per la vita quotidiana di lavoratori e studenti, oltre a gravi rischi in caso di emergenze. Le frazioni di Roncocesi e Cavazzoli ospitano anche uno degli accessi emergenziali all’autostrada, oltre al fatto che le zone sono state messe in allerta a seguito dell’ultima alluvione essendo nel raggio dei torrenti Crostolo e Modolena.

Si stima poi che la nuova viabilità improvvisata richiederà infatti deviazioni fino a 14 chilometri per percorsi che normalmente ne avrebbero richiesti solo 4, con un impatto diretto su costi di carburante, inquinamento ambientale e tempistiche di percorrenza.

Sara Beltrami, nativa della frazione, commenta: “Come si pensa di garantire anche solo l’accesso rapido delle ambulanze e dei mezzi di soccorso? Abbiamo atteso per 30 anni quest’opera non si potrebbe semplicemente attendere la prossima finestra fornita da Ferrovie

Questo cambio di pianificazione sarebbe dovuto ad un mancato coordinamento tra Anas e Ferrovie. Ferrovie potrebbe garantire solo questa finestra di stop del traffico ferroviario mentre Anas non avrebbe ancora terminato i lavori. Una situazione che non doveva verificarsi prima di dicembre 2024 a sentire la vecchia giunta.

Chi doveva sorvegliare sull’operato di Anas? L’amministrazione comunale ha completamente abbandonato ogni pianificazione realistica, e noi ne chiederemo conto” aggiunge il consigliere di Coalizione Civica Fabrizio Aguzzoli, “e i cittadini si chiedono come fare per raggiungere lavoro e scuole in condizioni di traffico al collasso, oltre a temere per la propria sicurezza in caso di emergenza. Una tangenziale progettata diversamente fin da subito avrebbe forse risolto i problemi senza abbattere il ponte e senza tagliare fuori intere frazioni.

Oltre al traffico urbano che ne risentirà pesantemente, ci si interroga su dove transiteranno i mezzi pesanti che saranno interdetti su Roncocesi e Cavazzoli, e sulle ripercussioni per la Via Emilia. Le frazioni dovranno convivere con un disagio che si prospetta lungo e complesso, a causa di scelte amministrative che, secondo residenti e opposizioni, sono in netto contrasto con le promesse fatte in fase di pianificazione.