Spalle voltate alla cultura e al turismo: maggioranza boccia la mozione per riaprire la Torre del Bordello

“Quali sono queste condizioni mancanti?” Aguzzoli

Con grande tristezza annunciamo che il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha bocciato la mozione presentata dai consiglieri Fabrizio Aguzzoli e Dario De Lucia per la riapertura al pubblico della Torre del Bordello.
Questa decisione miope dimostra ancora una volta come l’attuale amministrazione sia sorda alle esigenze di rilancio turistico e culturale della nostra città. La Torre del Bordello, gioiello architettonico e punto panoramico più alto del centro storico, rimane inspiegabilmente chiusa al pubblico per non meglio specificati motivi di sicurezza.

Particolarmente deludente è stata la posizione del Partito Democratico, che dopo aver fatto leva sull’eventuale costo del personale addetto alle visite, ha dichiarato a mezzo del consigliere Ghidoni: “In questo momento non ci sono ancora le condizioni per aprire la Torre del Bordello. C’è comunque un indirizzo in questo senso che potrebbe essere colto più avanti, ma in questo momento non ci possiamo assumere questo indirizzo. Voto contrario”.
“Questa dichiarazione solleva più domande che risposte” chiosa il Consigliere Aguzzoli.
“Quali sono queste “condizioni” mancanti? E perché l’amministrazione si rifiuta di impegnarsi per risolvere il problema, anziché rigettare una mozione di interesse comune che non ostenta alcun colore politico?”

Il Consigliere De Lucia incalza: “la bocciatura di questa mozione è l’ennesima occasione persa per valorizzare il nostro patrimonio storico-culturale e per dare nuovo slancio al centro storico. Mentre altre città investono nella promozione turistica, Reggio Emilia tiene chiuso uno dei suoi simboli più rappresentativi, rimandando a un futuro indefinito la sua riapertura”.
La Torre del Bordello appartiene a tutti i reggiani e merita di essere riaperta e valorizzata, per questo continueremo a batterci per restituirla una volta per tutte ai cittadini, nonostante l’incomprensibile opposizione della maggioranza e le vaghe promesse del Partito Democratico.