“Solo Percezioni”, il Prefetto e il sindaco Massari chiedono di aderire a Strade Sicure
Strade Sicure, esercito in stazione: “idea sostenuta da anni in Coalizione Civica, in cui ha creduto solo l’opposizione”
Dopo soli 16 anni di attesa, anche la Prefettura di Reggio Emilia, in accordo con il sindaco Marco Massari, ha chiesto di aderire al progetto Strade Sicure dell’esercito, datato 2008. Lo ha comunicato il primo cittadino oggi alle redazioni, buon ultimo dopo i colleghi sindaci di Bologna, Modena e Parma, confermando che l’unico punto di discontinuità tra la sua Giunta e quelle precedenti si sostanzia nel copiare un’idea sostenuta da anni da Coalizione Civica e in cui ha creduto solo l’opposizione.
Il 23 luglio 2024 passa alla storia come giorno in cui finalmente viene mandato in pensione il “tutte balle” di Graziano Delrio e il “solo percezioni” di Luca Vecchi sui problemi di sicurezza della città. La Prefettura fa segnare un punto a suo favore cambiando radicalmente indirizzo, dopo aver sempre minimizzato i problemi esistenti. Il Centrosinistra di Palazzo, invece, colleziona un’immensa figuraccia. Figlia della sua stessa tendenza a nascondere i problemi, piuttosto che a risolverli.
Più volte avevo affermato in campagna elettorale, che se eletto sindaco avrei, come primo atto, sentito le autorità di pubblica sicurezza, a partire da Prefetto e Questore, per chiedere proprio l’adesione al progetto Strade Sicure e avere finalmente l’esercito in zona stazione.
Questa proposta è costata a Coalizione Civica in campagna elettorale, l’attacco scomposto di Sinistra italiana, che non solo negava l’utilità della misura, ma ci tacciava di perseguire atteggiamenti di destra. Vengono così completamente smentiti dal sindaco che sostengono. Allo stesso modo, viene del tutto smentito chi sosteneva che l’esercito in stazione non sarebbe servito, perché abilitato ad agire solo in funzione antiterrorismo: “tutte balle, queste.”
Ridicolizzato, infine, il sindaco Luca Vecchi, che ha sempre avversato l’ipotesi dell’esercito in zona stazione.
Insieme a lui, anche il gruppo di maggioranza del Pd della scorsa legislatura che, ricordiamolo, lo scorso 18 marzo ha persino votato compatto contro la discussione in consiglio comunale di un documento sull’esercito in zona stazione. Un vergognoso schiaffo ai cittadini, che oggi si trasforma in un boomerang. Sul tema sicurezza, il Pd perde anche oggi credibilità, smentito dal suo stesso sindaco.