Issato il Tricolore sulla sede degli Alpini. Karin Silvi, candidata consigliere: “Sono contenta di questo epilogo positivo, siamo sulla buona strada “

L’ammainabandiera degli Alpini alla Polveriera è già un ricordo: dopo lo scampato sfratto, gli Alpini ieri sera hanno nuovamente issato il Tricolore sulla loro sede e si apprestano a proseguire in quel luogo le loro attività.

Come richiesto dagli alpini con Coalizione civica in un’apposita interrogazione e, è stata disposta una nuova perizia sullo stabile che ospita l’Ana, in particolare su quella porzione dello stabile in cui si svolgono le attività e su cui gli Alpini hanno investito cifre importanti in manutenzione. Il sindaco ora sta seguendo in prima persona la questione, lo sfratto è stato bloccato e ieri sera il ‘nuovo inizio’ per l’attività degli Alpini in Polveriera è stato celebrato da un alzabandiera alla presenza di volontari e autorità.

Lo sfratto sarebbe stato una vera ingiustizia.
Gli alpini dell’Ana gruppo di Reggio Emilia hanno investito circa 100.000 euro in questi ultimi vent’anni per le manutenzioni ordinarie della struttura a loro affidata: hanno provveduto a riqualificazione del tetto, pavimentazione, tinteggiatura, decoro della struttura e della autorimessa per i mezzi adibiti al servizio di Protezione Civile.
“Sono veramente contenta che gli Alpini restino nella loro sede in via Olimpia – afferma Karin Silvi, candidata al Consiglio comunale con Coalizione Civica – perchè senza di loro la zona della Polveriera peggiorerebbe dal punto di vista della qualità della vita: mantenere in quell’area gli Alpini è un motivo di orgoglio ed un presidio di socialità e di deterrenza contro gli incivili”.

Il peggioramento della vivibilità della zona rende la presenza della sede Ana un fattore importante.
“Ad aprile 2023 – spiega Karin Silvi – i vandali hanno effettuato diversi raid sulle auto, causando ingenti danni. Avevo fatto presente la situazione all’assessore alla legalità, sostenendo che per rendere vivo e frequentato il quartiere fosse necessario inserire attività che aiutassero a riqualificare la zona, valorizzando anche la presenza degli Alpini”.

“Quando mi sono messa in contatto con gli Alpini in merito allo sfratto dalla loro sede – spiega Karin Silviho preso subito a cuore la situazione: perdere questo presidio sarebbe stata una ulteriore spinta verso il totale degrado del quartiere. Gli Alpini hanno investito molto su quella struttura, anche per questo occorreva intervenire: una presenza così importante, per il quartiere e per la Protezione Civile, va valorizzata. Sono quindi contentissima di questo epilogo positivo, anche perchè sono stata io con Coalizione Civica a chiedere una controperizia sullo stabile, che ora è stata fatta. Speriamo che da qui parta un nuovo progetto: un primo passo per valorizzare il quartiere a partire dalle attività previste dagli Alpini: istituzione al piano terra di un museo della Prima Guerra Mondiale e realizzazione al primo piano della struttura di una sala adibita a scopo didattico. Ora siamo sulla buona strada, questi progetti vanno promossi dalla nuova amministrazione”.