Mozione popolare. Massimo Cocconcelli: “Vogliamo una politica al servizio dei cittadini”

Nella giornata di venerdì 22 dicembre Massimo Cocconcelli, promotore della mozione popolare per la sospensione lavori dell’installazione antenna in via Filzi 36, ha depositato oltre 600 firme, appoggiato dal consigliere Dario De Lucia, con la proposta di collocare la stazione SRB in un sito a minor densità abitativa. Ora confida in una risposta positiva da parte dell’amministrazione e all’amministrazione rivolge queste parole.

«Non mi rivolgo ai politici ma ai miei concittadini, con i quali condivido gli spazi di questa città. Cittadini che in questa sede hanno il potere, attraverso le loro scelte, di indirizzare la crescita di Reggio Emilia e di renderla migliore.

Mi presento dinnanzi a questa giunta senza nessuna bandiera di partito, sono la voce di padri e madri di famiglia che, come me, vogliono essere tutelati nei loro beni più importanti: la salute e la casa.


Con questa mozione, non c’è intento alcuno di fermare il progresso, soltanto quello di renderlo responsabile. E’ innegabile che un’antenna, oltre alla problematica legata alla salute, porti a una svalutazione degli immobili dei dintorni e a un conseguente principio di degrado. Noi firmatari della mozione abbiamo a cuore il nostro quartiere, vorremmo vederlo fiorire, non affondare.

Nell’avanzare la nostra richiesta di ricollocazione, individuando un sito meno impattante, aspiriamo a un dialogo costruttivo, lungi dal volere un inutile muro contro muro. La stessa assessora Bonvicini, a febbraio di quest’anno, dichiarava che l’amministrazione avrebbe cercato di mettere in campo nuovi strumenti per accrescere i margini di trattativa con le compagnie telefoniche. Confidando in questa volontà e in quella di riavvicinare politica e cittadinanza, che, ultimamente si sono alquanto distaccate, io spero che la nostra amministrazione voglia far sentire la sua voce al servizio dei cittadini. Sarebbe un bellissimo messaggio, oltretutto, in vista di un momento così importante come le elezioni.»