Patente e droga? Ricorsi su ricorsi
Nuovo scontro tra Magistratura e Governo? Parola a Vittorio Spagni
VIttorio Spagni – Il Governo ha colpito ancora, questa volta con una riforma del Codice della Strada che fa acqua da tutte le parti.
L’ultima trovata? Una norma draconiana di tolleranza zero che sembra scritta più per fare titoli sui giornali che per garantire la sicurezza stradale. Come prevedibile, corrono già voci secondo cui queste nuove disposizioni potrebbero non superare il vaglio della Corte Costituzionale.
Ma andiamo con ordine. La nuova legge prevede che se vi trovano con tracce di droghe nel sangue o nella saliva – attenzione, anche solo residui di giorni prima! –
vi ritirano la patente, vi impediscono di prenderne una nuova per tre anni e, come se non bastasse, vi denunciano penalmente. Tutto questo senza nemmeno dover dimostrare che eravate effettivamente “fatti” alla guida.
È come se vi arrestassero per ubriachezza molesta solo perché tre giorni fa avete bevuto un bicchiere di vino a cena. Assurdo, vero? Eppure è esattamente quello
che sta succedendo.
Contro tutto
La lista delle possibili violazioni costituzionali è impressionante:
Violazione dell’articolo 3: dove sta la ragionevolezza nel punire allo stesso modo chi guida alterato e chi ha solo residui in corpo?
Violazione dell’articolo 27: le sanzioni devono essere proporzionate, altrimenti tanti saluti alla funzione rieducativa della pena, con buona pace di quel fanfarone
di Cesare Beccaria
Violazione del diritto alla mobilità: perché tre anni di divieto di conseguire la patente sono una vera e propria condanna sociale
Come dovrebbe essere una legge seria? Prima di tutto dovrebbe: verificare se qualcuno è effettivamente alterato alla guida, graduare le sanzioni in base alla gravità (come si fa con l’alcol), permettere ai giudici di valutare ogni situazione. Invece no, si preferisce la via più facile: tolleranza zero, pugno duro, titoloni sui giornali.
Peccato che questa norma abbia la stessa solidità di un castello di carte in una giornata di vento.