Elena Bragazzi, assistente sociale: “Il dormitorio pubblico per le persone indigenti serve alla città”
La bocciatura della proposta di Coalizione Civica di creare un dormitorio per le persone senza fissa dimora meriterebbe una spiegazione da parte della nuova Giunta Comunale.
Interviene Elena Bragazzi, assistente sociale e ex candidata al consiglio comunale con coalizione civica alle passate elezioni amministrative: “Il fatto che ci sia un dormitorio gestito dall’associazione Papa Giovanni non è certamente una risposta esauriente perché è sotto gli occhi di tutti che un solo servizio del genere non è sufficiente a coprire il massiccio bisogno di accoglienza notturna di persone che invece vagano per la città in condizioni precarie o disumane. Ci sono già sul territorio delle soluzioni che in parte coprono il bisogno di accoglienza diurna e notturna, ma non sono assolutamente sufficienti. Ci sono dei progetti delle associazioni di volontariato come quelli de La Nuova Luce e Partecipazione per implementare queste soluzioni e ben vengano, ma questo “No” della Giunta alla proposta di Coalizione Civica va’ motivato.”
Continua: “I dormitori sono un tampone sia chiaro, devono poi esserci progetti di integrazione e recupero dalla povertà, sarebbero la risposta adeguata al problema dell’accoglienza di tutte quelle persone italiane e straniere che durante il giorno non hanno casa, non sono inserite in nessun tipo di servizio socio-sanitario e non hanno reti sociali di supporto. Dare accoglienza a queste persone non significa solo tradurre dagli slogan ai fatti i propositi di prendersi cura, accogliere e dare dignità significa garantire maggiore sicurezza ai cittadini, perché è ormai evidente che la marginalità porta spesso alla delinquenza in giro per le strade e nei parchi.”
Concludendo: “Il problema della marginalità e della povertà è stato uno dei temi caldi della campagna elettorale: ora i cittadini, da quelli che hanno votato a quelli che non hanno votato insieme a tutte le stesse persone (donne, uomini, ragazzi/e) che girano per le strade senza sapere dove stare, meritano risposte concrete dalla politica reggiana.“