San Maurizio, Coalizione deposita documento scritto con i cittadini, Manzini “più che inaugurazioni, curare le ciclopedonali”
La ciclopedonale di San Maurizio è in balia dello spaccio e dell’incuria. Perché il Comune non fa nulla?
Il candidato sindaco di Coalizione Civica Fabrizio Aguzzoli e Claudia Manzini, candidata al consiglio comunale al suo fianco, parlano di un tema attualissimo, la sicurezza e la zona popolosa, molto frequentata dell’area ciclopedonale di San Maurizio.
La Manzini, con una grande esperienza nella cooperazione sociale, sta curando buona parte della stesura del programma di Coalizione Civica, basato prima di tutto sulle esigenze dei cittadini reggiani. Durante l’assemblea di ascolto al Villaggio Stranieri sono emerse numerose segnalazioni sulla situazione dell’anello ciclopedonale di San Maurizio, nella zona Est di Reggio. Si tratta di una vasta area compresa nel perimetro del Parco del Rodano. Parte a Sud della via Emilia costeggiando la tangenziale (sempre a Sud), gira dietro le ex case popolari di San Maurizio per poi arrivare fino al centro commerciale “Il Quinzio”; tocca poi il piccolo parco alla fine di via Lombroso, sino al ponte sul Rodano e al Mauriziano, la residenza estiva di Ludovico Ariosto. Un complesso verde prezioso per l’intero quartiere, come luogo di ritrovo, di tutela della natura e di attività fisica.
Una risorsa preziosa, quanto poco tutelata dall’amministrazione, segnalano la Manzini e Aguzzoli. Quest’ultimo, assieme al collega consigliere Dario De Lucia, ha presentato anche un’interrogazione sul tema.
Gli argomenti non mancano, dall’incuria alla sicurezza: “Il verde che costeggia gran parte della pedonale ha preso possesso del sentiero, il tracciato è poco praticabile, in particolare col maltempo, che crea pozzanghere e perdite di fango ormai trasformate in dislivelli. E dal lato della tangenziale gli abbandoni di rifiuti sono tantissimi”, fanno presente. La parte del camminamento di via Abruzzo è affiancata da staccionate in legno, mai curate e oggi in gran parte rotte. Il parco di via Lombroso sino al ponte Rodano, poi, è “spesso luogo frequentato da persone che, a detta dei residenti interpellati, si ritrovano per spacciare (crack) e lo stesso ponticello sul Rodano presenta spesso assi di legno sollevate o mancanti che vengono sistemate in modo approssimativo”, fanno presente.
Stesso discorso per il parco del Mauriziano, “spesso lasciato in balia di gruppi di persone che lo utilizzano, sempre secondo le testimonianze dei residenti, per attività di spaccio nel parco”. E dire, fanno notare amaramente Manzini e Aguzzoli, che “sarebbe un luogo meraviglioso per gli abitanti, che ormai lo frequentano grazie all’intervento dell’Asineria di Massimo Montanari che organizza eventi nei periodi dalla primavera all’autunno costringendo questi “occupanti” ad andarsene”. A breve distanza lo spaccio, ormai, non è neppure nascosto: “nell’assemblea è emerso che lo spaccio di droga è ben visibile, anche in pieno giorno, sulle panchine che si trovano dietro le ex case popolari di San Maurizio”.