Sconfiggere il bullismo, Raffaele Capperi

Venerdì 12 aprile, Raffaele Capperi presenta “Brutto e Cattivo: la storia del ragazzo che ha visto la vera faccia del mondo”

Raffaele Capperi è nato unico e nella sua unicità è riuscito a costruire una porta, quella della gentilezza. Grazie al suo motto “non mollare mai” e alla sua voglia di vivere la vita come tutti, Raffaele inizia una lotta contro il bullismo, sognando un mondo vissuto da tutti/e.

Viene conosciuto per la prima volta a Tu Sì Que Vales, in onda su canale 5, in cui si presenta insieme alla sua voglia di amare per poi comparire in diversi programmi RAI, fino a diventare testimonial del film “Wonder- White Bird“. Per la sua coraggiosa lotta viene proclamato da Sergio Mattarella, Cavaliere di Stato.

La testimonianza di Raffaele Capperi, preziosissima per la nostra società, ci invita a non essere indifferenti.

“Il mondo è stato cattivo con me. Fin da bambino il mio aspetto ha generato reazioni esagerate e di disprezzo. Ho pianto in silenzio. Non sapevo che cosa fare per non essere visto. Poi, dopo anni passati a nascondermi, ho avuto il coraggio di mostrare il mio viso sui social. Ho vissuto nuovi attacchi, ma ho anche scoperto che è possibile dire basta. Basta bullismo, basta indifferenza, basta additare il diverso. Basta. Siate gentili.”

Così, raccontandosi, ci dona spunti di riflessione per la nostra quotidianità scolastica, iniziando proprio dall’utilità di supporti volti all’organizzazione di progetti inclusivi, punti di ascolto e abbattimento di barriere architettoniche. Secondo i dati ISTAT, infatti, la disabilità è in aumento all’interno delle scuole. Ad esempio: nell’anno scolastico 2022/2023 sono quasi 338 mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (pari al 4,1% degli iscritti, fonte MIUR), quasi 21mila in più rispetto all’anno precedente (+7%)

Detto ciò, non possono mancare campagne di sensibilizzazione per la lotta al bullismo. I bambini considerati “diversi”, per qualche ragione, sono maggiormente a rischio di bullismo. I fattori influenti includono: non conformità alle norme di genere, aspetto fisico, razza, nazionalità o colore della pelle.

Un esempio di grande forza, quello di Raffaele, che noi abbiamo deciso di portare al Catomes Tot in una sera di primavera per parlare di scuola e bullismo, ma soprattutto per capire come usare lo strumento più potente di tutti: la gentilezza.