Sicurezza in stazione, Gino Rossi: “La sicurezza riguarda tutti, a prescindere dal colore politico”
Gino Rossi, residente del quartiere e voce attiva nella segnalazione dei disagi anche attraverso il comitato CRES, si è espresso sul dibattito riguardante l’intervento dell’esercito nella zona della stazione e di piazzale Marconi.
Il quartiere della stazione è sempre più in difficoltà e gli episodi di violenza che si verificano, spesso, risultano essere fatali.
I cittadini percepiscono la lontananza dell’ente pubblico, tant’è che paura e degrado sono ormai una costante alla quale, purtroppo, ci stiamo abituando.
“Per anni ho lavorato come funzionario nell’associazione Medici Senza Frontiere, la mia esperienza mi ha portato in luoghi difficili come il Kurdistan o Mosul, dove ho contribuito ad aprire ospedali fino alla fine della pandemia di covid-19. Poi è nata mia figlia, qui a Reggio, e l’unica casa disponibile che sono riuscito a trovare è stata vicino alla stazione, ma non mi sarei mai immaginato di trovare una situazione così complessa e trascurata.”
Mentre in consiglio comunale la maggioranza ribadisce che non vi è necessità di richiedere interventi esterni, Rossi, forte della sua esperienza, palesa un’opinione opposta.
“È sbagliato negare a priori la possibilità di richiedere l’intervento dell’esercito, e ancora più farlo solo per motivi di visione politica.” e continua.
“Prima di tutto, credo che la sicurezza sia da sempre un tema della sinistra e, come tale, dovrebbe essere una priorità nell’agenda di chi guarda agli interessi della comunità. Non stiamo parlando di carri armati, ma di una presenza in grado di dare un minimo di sicurezza in più, in un luogo dove oggi di sicurezza non ce n’è.”
Rossi trova vicinanza nelle posizioni espresse dal consigliere comunale di Coalizione Civica, Fabrizio Aguzzoli, che durante il suo intervento in consiglio, afferma: “L’esercito non è la soluzione definitiva, certo, ma di sicuro è un sostegno in più; un presidio utile, che può operare sia nel controllo statico sia in quello dinamico, con perquisizioni e identificazioni”
“Lo ha detto il Dott. Aguzzoli e lo ribadisco, sottolineando come Coalizione Civica sia l’unica realtà concretamente presente in zona stazione, organizzando iniziative sul tema e dando risposte a noi cittadini quando le abbiamo chieste” rimarca Rossi.
L’impiego delle forze armate nel progetto nazionale Strade Sicure è ormai diffuso e in 45 città italiane esistono già presidi dell’esercito in aree sensibili: su 6.800 unità inviate, circa 800 operano nelle stazioni. Per vedere i risultati non abbiamo bisogno di andare lontano, basta fermarsi a Modena, dove il sindaco Pd, Muzzarelli, ha contestato la decisione di ridurre il numero di militari impegnati. Questo scenario viene ricordato da Fabrizio Aguzzoli nel suo intervento, mentre ci parla della sua esperienza diretta su fronti di guerra con la Croce Rossa militare e con Emergency.
“Fino ad ora, a parte Coalizione Civica, solo le associazioni di volontariato come La Nuova Luce, Partecipazione, i gruppi delle Parrocchie e Caritas si sono fatte concretamente vedere in zona stazione. Le istituzioni latitano da tempo e sminuiscono il problema”
GINO ROSSI