Vittorio Spagni “Con un centrodestra diviso possiamo andare al ballottaggio”

Dopo lunghi mesi di attesa, l’Avvocato Tarquini ha finalmente sciolto le riserve annunciando la propria candidatura a Sindaco di Reggio Emilia.

Tutto questo avviene all’interno del peggiore degli scenari per il centrodestra reggiano, per il quale, come sempre, la priorità è dimostrare agli alleati chi comanda e solo dopo fare l’interesse dei cittadini.
Contrariamente a quanto affermato dallo stesso Avvocato Tarquini, non c’è nulla di civico nella sua candidatura: pur potendo vantare una posizione lontana dalla figura di “uomo di partito” , è innegabile che il suo nome sia frutto di un banale compromesso politico tra le forze di centrodestra e dalle quali dipende in larga misura.

Essere civici significa non dipendere dai capricci e dagli sbalzi di umore di questo o quell’altro partito, il quale, oltre a imporre le proprie regole, al termine delle elezioni non mancherà di chiedere il conto. 
Essere civici significa invece provenire dal basso, senza alcun potere a cui chiedere permesso ed al quale dimostrare gratitudine post-elettorale.

Solo così si potrà avere una Reggio Emilia davvero libera da una serie di logiche affaristiche, monopoli di fatto, balzelli, rendite di posizione, affidamento di contratti ed appalti sempre ai soliti nominativi che ingessano la politica reggiana a scapito dell’efficienza ed eccellenza dei servizi erogati ai cittadini.

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