In Comune si discute degli aumenti delle rette delle case anziani. Coalizione Civica: “Più che in eventi faraonici meglio mettere i soldi qui”
“Le rette per gli anziani nelle case protette pubbliche aumenta di 4 euro al giorno. Il Comune di Reggio come si sta organizzando per far fronte ai rincari?”. Parlano di un tema sentito da migliaia di famiglie, i consiglieri comunali di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, autori di una nuova interpellanza relativa proprio al forte rialzo delle spese introdotto con il bilancio regionale 2024. Nel nuovo piano, un aumento dovuto a una serie di adeguamenti e di cali di risorse nazionali porterà a un salto di 4.10 euro al giorno nelle rette per le case protette per anziani e disabili. Si parla di quasi 1.500 euro in più di costo all’anno per chi abbia una persona cara in una struttura pubblica o convenzionata.
Il problema coinvolge davvero una grande fetta della popolazione, considerando che in Emilia Romagna vivono oltre un milione di anziani, circa un quarto della popolazione totale. Nel solo territorio del Comune di Reggio Emilia gli anziani sono 36mila, il 21% degli abitanti. Una situazione destinata ad allargarsi, secondo le previsioni che prevedono una crescita sensibile delle persone sopra ai 65 anni di età in regione nei prossimi anni.
I rischi sono altissimi, a livello sanitario e sociale. “La presenza di una persona non autosufficiente in famiglia può causare gravi pregiudizi economici a causa dell’affidamento di quest’ultima ad assistenti domiciliari privati o strutture protette”, fanno presente De Lucia e Aguzzoli. Il pericolo di ulteriori disparità dovute alle disponibilità economiche è chiaro: “I rincari alle rette di cui in premessa rischiano di rendere le case protette accessibili solamente alla famiglie più abbienti, con il concreto pericolo che sempre più persone appartenenti alle fasce di reddito basse dovranno rinunciare a lavorare a tempo pieno per accudire i propri famigliari non autosufficienti”. Senza contare che “le liste di attesa per accedere a strutture protette pubbliche con tariffe calmierate, pari a circa la metà di quelle praticate dai privati, sono in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione e un mancato conseguente aumento dei posti disponibili”.
Il Comune di Reggio non può permettersi, per il bene dei suoi cittadini, di non intervenire e di non attrezzarsi al meglio. Per questo, De Lucia e Aguzzoli si rivolgono all’assessore Marchi e alla giunta per avere dati precisi e puntuali su domande che interessano migliaia di reggiani: quanti sono gli anziani ospitati nelle case protette? quando entreranno in vigore gli aumenti disposti dalla Regione Emilia-Romagna e quante saranno le famiglie maggiormente esposte al cambio tariffario delle case protette?Inoltre, continuano i consiglieri comunali, si domandano precisazioni su quali siano gli interventi il Comune di Reggio Emilia ha disposto o ha intenzione di disporre per affrontare questi gravosi aumenti e se l’ente abbia valutato di potenziare il servizio di assistenza domiciliare, così da far fronte alle esigenze di quelle persone che non usufruiscono di case protette. In questo scenario, il Comune stilerà un piano strategico pluriennale per garantire la massima efficienza ai servizi di ausilio alla non autosufficienza?