Tangenziale a metà: il cantiere fantasma del secondo lotto
Vittorio Spagni (Coalizione Civica): “Se si apre ora senza finire tutta la tangenziale si intaserà Due Maestà”
A Fogliano è nell’aria l’imminente apertura del primo lotto della tangenziale – notizia già comparsa sui quotidiani locali lo scorso agosto – e in questi giorni in cantiere si stanno completando le ultime verniciature della segnaletica orizzontale.
Ma è doveroso ricordare ai cittadini cosa è stato promesso ai cittadini all’assemblea civica di giugno 2022: l’apertura del primo stralcio doveva essere subordinata al completamento del secondo, per precise ragioni di sicurezza e viabilità: l’innesto provvisorio si trova a meno di 100 metri dal passaggio a livello, e l’apertura del solo primo tratto convoglierà traffico, anche pesante, su una strada corta, mal collegata e destinata a creare un vero e proprio tappo ridosso della ferrovia, bloccando inevitabilmente anche di chi non dovrà attraversarla.
La prima contraddizione non è tardata ad arrivare: con delibera del 18/12/2023 l’apertura è stata subordinata al completamento delle operazioni di allargamento di via Anna Frank e della rotatoria di Due Maestà, o quantomeno all’avvio dei lavori per il secondo stralcio.
Ad oggi dei lavori per i restanti 800 metri non vi è traccia, se non una pallida voce di bilancio, facilmente rinviabile a data da destinarsi.
Una cosa è certa: procedere ora con l’apertura, senza aver completato né le opere su via Anna Frank né il secondo lotto, significa contraddire l’impegno consiliare del 2023 e violare quanto stabilito dagli atti approvati.
E a pochi metri dal cantiere il paradosso continua: il bacino artificiale presentato come intervento di compensazione ambientale per mitigare l’impatto della tangenziale (perché è stata realizzata all’interno del sito naturalistico Rete Natura 2000), in teoria dovrebbe tutelare biodiversità, in pratica è sempre secco, come le decine di alberi piantati l’estate scorsa.
Ciò che serve ora è chiarezza, poiché i disagi in gioco sono moltissimi: l’amministrazione deve dire se e quando verranno finalmente aperti i cantieri del secondo stralcio, e con quali risorse e tempistiche si intenda completare l’opera.
Aprire prima di allora sarebbe un errore grave, che finirebbe ancora una volta per sacrificare la sicurezza stradale e la tutela ambientale sull’altare dell’immagine e delle scadenze politiche.

