Cultura, 110mila euro a un consulente amico? Il bando cultura è di 120mila euro.

“Cosa succede alla gestione della cultura a Reggio? Perché vengono assegnati incarichi praticamente identici a persone diverse, con spese elevate?”

Gli interrogativi sull’assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia arrivano dai consiglieri ci Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli e seguono le recenti inchieste della stampa sulla figura di Piergiorgio Paterlini, che dall’insediamento della giunta nell’estate 2024 affianca l’assessore alla Cultura Marco Mietto curando diverse rassegne.

Il tema non è il profilo, anzi. Scrittore e giornalista di grandissimo livello, fresco di inserimento tra i finalisti del Premio Strega, Paterlini è una figura di indubbio e incontestabile valore, un’eccellenza reggiana. Il discorso più ampio”, riflettono De Lucia e Aguzzoli. “Abbiamo letto di un compenso di 110.000 euro per due anni di lavoro, per la curatela di rassegne e progetti. Sono quindi 55.000 all’anno, una cifra non da poco per le casse comunali, per una figura che si muove a fianco dell’assessore Mietto, anch’egli ben retribuito”.

La domanda che viene immediata è: c’è bisogno di una doppia figura? Perché nominare Mietto come assessore e poi, subito dopo, designare anche Paterlini? Forse il sindaco Massari dovrebbe fare chiarezza su tanti aspetti. In questi primi mesi di mandato, Paterlini è stato decisamente più protagonista di Mietto. Non conveniva scegliere direttamente Paterlini come assessore, invece di creare un “duopolio” che costa oltre 100.000 euro in due anni alla collettività? Non capiamo, davvero, e questo senza nulla togliere alla qualità di Paterlini e delle sue rassegne, che anzi rappresentano una gradita ventata di novità. A livello culturale nulla da dire, politicamente è impossibile non avere dubbi sulla gestione, sia politica che economica”, puntano il dito.

Anche perché, ricordano De Lucia e Aguzzoli citando sempre la recente inchiesta, si rischiano incomprensioni e problemi di forma e diplomazia.Leggiamo che la macchina amministrativa non ha gradito le congratulazioni ufficiali del Comune a Paterlini, condite dalle sue stesse dichiarazioni. La nomina allo “Strega” è senza dubbio prestigiosa, ma così, in effetti, è un complimento a sé stessi. Un altro segno che di chiarezza ce n’è poca”.