P.R.U. OSPIZIO, UNA GRANDE OCCASIONE PER DIMOSTRARE DISCONTINUITA’
Il progetto di rigenerazione urbana nell’area dell’ex Ospizio è una scelta politica delle passate amministrazioni che oggi l’attuale Sindaco non può ignorare. E’ il momento di agire in discontinuità, come espresso più volte in campagna elettorale.
Condividiamo le parole del nostro capogruppo e consigliere comunale Dott. Fabrizio Aguzzoli:
“Colgo l’occasione della diffusione a mezzo stampa del comunicato dei portavoce di Europa verde riguardo al PRU Ospizio, per formulare alcune considerazioni.
La sensibilità ambientale, seppure a fatica, si sta facendo strada in sempre più ampi strati della popolazione ed è probabile che questo fenomeno cresca con velocità esponenziale tenendo conto dei sempre più frequenti fenomeni climatici estremi che si verificano anche alle nostre latitudini. Occorrerà tenerne conto da parte di tutti gli attori della politica.”
Continua Aguzzoli: “Il progetto di rigenerazione urbana nell’area dell’ex Ospizio è una scelta politica delle passate amministrazioni, di concerto con CONAD, ma che si ribalta di fatto sull’attuale amministrazione che, anche se non ne porta una diretta responsabilità, se ne deve ora far carico. D’altro lato fornisce all’attuale Sindaco anche la possibilità di dare un importante segnale di discontinuità. La stessa discontinuità che Massari ha, a più riprese, invocato in campagna elettorale e nel suo discorso di insediamento.”
“Se sui diritti acquisiti per i progetti edificatori in un’area di proprietà privata, non si potrà probabilmente far nulla, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, molto si può e si dovrebbe fare sulla mediazione politica.”
Di fatti: “Occorre esercitare con forza questo ruolo, fatto di confronto fra le parti (cittadini-associazioni da un lato e proprietà privata dall’altro) e di individuazione di proposte alternative che permettano di salvaguardare i legittimi interessi della comunità e i diritti acquisiti di un privato.”
“È ovvio che i cittadini perseguano i loro legittimi interessi e tentino di salvaguardare il proprio quartiere da un’operazione che aveva, forse 20 anni fa, una sua ragione commerciale, a differenza di oggi, e che Conad persegua invece, da azienda privata, il proprio interesse economico.”
Aguzzoli continua: “La politica si riprenda il suo ruolo, ascolti finalmente e si metta in mezzo a cercare la miglior soluzione possibile, eludendo, come ha fatto in passato, di assumere le responsabilità che il proprio ruolo le assegna, attaccandosi a sterili disquisizioni di cosa sia o non sia un bosco e se sul terreno già esistano i residui di una precedente costruzione abbattuta 20 anni fa.”
E’ possibile una mediazione?
“Ritengo che una mediazione sia possibile, salvaguardando l’interesse economico di CONAD, quello pubblico socio-sanitario della casa della Comunità, che potrebbe ora essere ripensata in altra area già di proprietà pubblica e quello ambientale. Ricordo che già nella scorsa consigliatura la maggioranza aveva avuto molta fretta di portare alla votazione in aula una mozione sul progetto di costruzione della casa di Comunità, rifiutando la mia richiesta di un preventivo approfondimento e confronto sull’argomento in Commissione.”
“Ancora si potrebbe rivedere il progetto con la finalità di salvaguardare le alberature di maggior pregio e dimensione e di contenere o rimodulare gli spazi destinati a parcheggio a salvaguardia del verde esistente.”
Ricordando a tutti i cittadini che: “Questa città ha un disperato bisogno di una classe politica coraggiosa e competente che eserciti il suo ruolo e che sia in grado di assumere decisioni difficili attraverso i processi della mediazione e del confronto.”
Concludendo: “Da questo punto di vista ritengo assolutamente arricchenti e vitali per la città i posizionamenti delle associazioni di cittadini, delle associazioni ambientaliste a difesa del territorio e da ultimo, ma non per importanza, l’emergere di una riflessione, non scontata, anche all’interno della stessa maggioranza di governo della città.”
“Se da questi posizionamenti si sarà capaci di trarre occasione per riscoprire un modo nuovo di fare politica alta, attraverso il confronto e la maturazione di scelte il più possibile condivise, sarà una grande occasione per tutta la città, nonché un potente segnale di reale cambiamento. Altrimenti sarà la certificazione della persistente inadeguatezza della nuova classe politica ad affrontare le impegnative sfide che la complessità di un mondo in rapido cambiamento ci pone.”