PROPOSTE PER IL CENTRO STORICO

Il tema del centro storico può essere superato con un intervento pubblico forte. Servono amministratori che dialoghino con il territorio e trovino soluzioni di lungo periodo. 

Una questione di soldi


Il 6% del bilancio di spesa corrente del Comune, pari a circa 9 milioni di euro l’anno, è rimesso alla discrezionalità della Giunta.
Se andiamo a vedere i bilanci di questa legislatura troviamo che poco e nulla di questo piccolo tesoro in mano al Sindaco è stato investito per il centro storico, anzi, ci sono stati errori cronici e imperdonabili sottovalutazioni dei problemi.

Le proposte di Coalizione Civica
1. Lotta all’abbandono commerciale e sostegno ai giovani lavoratori

Come avvenuto in passato per altre aree della città, occorrono grandi investimenti e incentivi destinati al recupero di spazi commerciali, acquisendo immobili sfitti e mettendoli a bando per botteghe e uffici di giovani professionisti. Questo a partire dalle zone del centro storico più in sofferenza.   

 2. Ripristino dei mercoledì rosa

Cancellare i mercoledì rosa, 8 appuntamenti estivi che attiravano decine di migliaia di persone, è stata una sciocchezza fatta a vantaggio del boulevard del Campovolo.
Sia chiaro: la sua strutturazione andava riformata ma non certo stravolta! Non dobbiamo avere timore di organizzare eventi a trazione popolare: i commercianti avrebbero maggiori opportunità di fare cassetto e la gente avrebbe la possibilità di divertirsi. 

3. Accesso a centro storico: si può fare di meglio

PD e alleati hanno deliberato di convertire a pagamento diversi parcheggi scambiatori vicini al centro storico, a partire da quello di Via Cecati. Se però vogliamo disincentivare l’uso dell’auto, occorre rafforzare il servizio pubblico e di mobilità, non danneggiare chi vuole venire in centro storico!

4. ZTL – Una questione ancora irrisolta

Come tutti sappiamo, quando è stata decisa l’estensione della zona ZTL o dei lavori sulle piazze, i commercianti non sono mai stati consultati e hanno appreso la notizia a cantieri aperti. Noi vogliamo ricominciare a convocare questo importante momento di confronto, perché il dialogo non ci spaventa.