Caso Capelli, Coalizione Civica: “Questi comportamenti allontanano i cittadini dalla cosa pubblica.”
“La sanzione all’autocarrozzeria Capelli cancellata dopo il nuovo PUG comunale? È una brutta pagina per le istituzioni, un altro colpo all’allontanamento dei cittadini dalla politica. E non rende per nulla credibile il Comune”. Non girano attorno alla questione i Consiglieri di Coalizione Civica in consiglio comunale Aguzzoli e De Lucia, dopo le novità emerse a seguito della sentenza del TAR di Parma circa il contenzioso tra il Comune di Reggio e l’autocarrozzeria Capelli, azienda di cui è socio anche Andrea Capelli, ex capogruppo Pd e oggi ben remunerato presidente di FCR, le Farmacie Comunali Riunite.
La causa riguardava una casetta di legno nella sede della carrozzeria, usata come punto di accoglienza, che per il Comune doveva essere demolita da tempo per le sue dimensioni, inferiori a quelle minime richieste dal regolamento urbanistico. La Capelli ha presentato richieste di sanatoria, sempre respinte, ed è stata condannata a una sanzione di 20.000 euro.
Ora, ma che sorpresa, la casetta torna a norma. Il motivo? Nel frattempo il Comune di Reggio Emilia ha modificato i propri strumenti urbanistici, in particolare il piano urbanistico generale (PUG) e il regolamento edilizio, e la casetta è tornata a norma, perché l’altezza minima passa da 3 metri a 2.7 metri. E guarda caso, la capanna di legno dei Capelli ora rientra nel formato. Così, la costruzione è da considerare regolare, e la sanzione di 20.000 euro verrà ridotta, e non poco.
Tutto grazie ai nuovi strumenti urbanistici del Comune di Reggio governato dal Pd, partito di cui Capelli è esponente di primo piano, di cui è stato dal 2014 al 2019 capogruppo consiliare e che lo ha poi messo a capo di FCR, con un modico stipendio mensile di 5.137 euro mensili (ora diventati 7.163) sempre grazie ai voti degli attuali consiglieri Pd.
“Non entriamo nel merito della questione tecnica né tantomeno di quella giudiziaria. Ci permettiamo però di dire che in questa vicenda, le note stonate, a livello etico, sono davvero tante. Continuiamo a lamentarci della distanza dei cittadini dalle istituzioni, abbiamo una città in cui gli abitanti delle frazioni sono appena venuti in Consiglio Comunale a dirci che si sentono lontani dal Comune, abbandonati e sfiduciati. Quando poi, un regolamento urbanistico casca a fagiolo per risolvere una pendenza di una figura della rilevanza politica di Capelli non stupiamoci se le polemiche divampano. È una brutta pagina, come immagine di etica e di trasparenza e certo non aiuta la credibilità, già ai minimi termini, del Comune.”