
Abbandono al Parco via Ungheria: i cittadini vogliono manutenzione, sicurezza e decoro
Consegnate le firme per l’interpellanza civica. In aula interverrà la cittadina Marisa Borrelli. De Lucia (Coalizione Civica): “Sosteniamo la democrazia dal basso”
Sono state ufficialmente depositate le firme dell’interpellanza civica sulla situazione del Parco di via Ungheria a Reggio Emilia.
Il documento – sottoscritto da oltre 100 residenti – verrà discusso nei prossimi giorni in Consiglio comunale, come previsto dall’art. 34 del Regolamento sulla Democrazia e la Giustizia Urbana e Climatica.
A presentare il documento sarà Marisa Borrelli, cittadina promotrice dell’iniziativa, che interverrà direttamente in aula per esporre le criticità del parco e ottenere risposta formale da parte del sindaco Massari o di un suo delegato. L’interpellanza pone una serie di domande puntuali su manutenzione, sicurezza, igiene, accessibilità e presenza di servizi essenziali, chiedendo interventi concreti per restituire dignità a uno spazio pubblico oggi in stato di degrado.
“Questa interpellanza è nata da un’esigenza reale e condivisa – dichiara Marisa Borrelli –. Il Parco di via Ungheria è frequentato da bambini, anziani, famiglie, ma versa in condizioni inaccettabili: sfalci irregolari, rami pericolanti, sporcizia, ratti, vialetti dissestati e nessuna illuminazione. È un dovere civico chiedere che venga riportato a standard di decoro e sicurezza.”
Ad accompagnare la presentazione è stato il consigliere comunale di Coalizione Civica Dario De Lucia, che ha sostenuto la richiesta dei cittadini:
“Siamo al fianco di tutti i cittadini che vogliono far sentire la propria voce nelle istituzioni. Coalizione Civica sostiene con convinzione la democrazia popolare e dal basso: strumenti come l’interpellanza civica sono fondamentali per dare concretezza alla partecipazione. Ora tocca al sindaco Marco Massari rispondere pubblicamente alle domande dei cittadini.”
L’interpellanza sarà inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, dove la cittadina portavoce avrà diritto di parola.